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SEQUESTRO GUBERTI, CONFERMA DELLA CONDANNA IN CASSAZIONE,

I POINTER HANNO VINTO LA LORO BATTAGLIA.

Con sentenza n. 2729/2014 del 08-10-2014 la Corte Suprema di Cassazione ha respinto il ricorso del sig. Giorgio Giacomo Guberti avverso alla sentenza di condanna della Corte d’Appello di Bologna n. 3945/2011 del 28-01-2013 che aveva confermato la precedente condanna di primo grado emessa dal Tribunale di Ravenna il 24-02-2011.

Ne consegue che i cani sequestrati presso i suoi allevamenti in data 29 e 30 dicembre 2008 e successivamente confiscati sono definitivamente sottratti alla disponibilità e proprietà del Guberti.

Allegate le sentenza dei tre gradi di Giudizio
1° Grado - MOTIVAZIONI SENTENZA GUBERTI
Sentenza Appello Guberti
Sentenza Cassazione Guberti


Sabato 2 Giugno 2012 - SERVIZIO TV BAUBOYS su ITALIA1

 

Dalla pagina
http://www.bauboys.tv/video/pointer-cerca-di-casa

"218 Pointer hanno vissuto per anni in un incubo, quello dell'Allevamento del Vento, dove erano tenuti in condizioni disumane.

Su segnalazione di ANIMAL LIBERATION (Associazione di volontari che si batte per la difesa dei diritti degli animali) l'allevamento lager è stato messo sotto sequestro dal NIRDA del Corpo Forestale dello Stato. 

Nel Rifugio di ANIMAL LIBERATION i 218 pointer hanno potuto finalmente ricominciare a vivere. Grazie agli sforzi dei volontari quasi tutti sono stati affidati; ne restano ancora 25 in attesa di trovare una famiglia tutta per loro."

 

25 Pointer ancora in cerca di adozione:
http://www.bauboys.tv/content/25-pointer

SALVA UN POINTER DI RAVENNA: ADOTTALO A DISTANZA



SALVA UN POINTER DI RAVENNA:
ADOTTALO A DISTANZA

PERCHE’ L’ADOZIONE A DISTANZA

Noi di Animal Liberation nel dicembre 2008 prendemmo e portammo in salvo 176 cani sequestrati per maltrattamento ad un famoso allevatore che li allevava in condizioni di vita estreme per selezionare i più forti: quasi senza cibo, senza cure, né igiene, né con ripari adeguati.
Erano scheletrici, terrorizzati, malati e perfino ciechi.
Li abbiamo nutriti, curati, coccolati, ridato loro la gioia di vivere.

Avevamo promesso a tutti di dargli una famiglia e a molti siamo riusciti a trovare casa, ma ne restano ancora cinquanta e occorre ancora tempo per trovare loro un’adozione, mentre la nostra associazione sta esaurendo tutte le risorse e presto non riuscirà più a mantenerli.

E’assolutamente importante che tutte le persone disposte a salvare uno di questi cani accogliendolo nella loro casa dopo tanta sofferenza ce lo comunichino in modo da trovarci preparati ed evitare che i pointer finiscano in possesso di allevatori e cacciatori amici di Guberti.

Chi non è nella condizione di poter accogliere fisicamente un cane può comunque dare un contributo determinante alla sua salvezza adottandolo a distanza.

L’adozione a distanza consente ad Animal Liberation di continuare ad accudire i cani in modo amorevole e competente fino a che tutti saranno definitivamente al sicuro presso famiglie. La  mancanza di adesioni agli affidi o alle adozioni a distanza metterebbe in serio pericolo i pointer.

COME e CHI adottare
schede di presentazione dei cani con foto e breve descrizione

< clicca qui >

19 Maggio 2011 - GIUSTIZIA PER I POINTER, UNA SENTENZA ILLUMINATA

GIUSTIZIA PER I POINTER, UNA SENTENZA ILLUMINATA

Il giudice Corrado Schiaretti ha depositato le motivazioni della sentenza emanata il 24 febbraio 2011 di condanna del dott. Giorgio Guberti, allevatore dei pointer.

Le motivazioni sono quelle di una sentenza esemplare e illuminata come si rileva dalla loro lettura

clicca l'immagine per ingrandire:

 

05 Marzo 2011 - I POINTER HANNO VINTO - storica sentenza

SENTENZA STORICA
RICONOSCIUTO IL MALTRATTAMENTO DEI POINTER DELL'ALLEVAMENTO DEL VENTO

Il processo al Guberti si è concluso il 24 febbraio 2011 con la condanna ad un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa), a tre anni di interdizione dall'attività di allevamento , al pagamento di una provvisionale di tremila euro e di circa altrettanto di spese processuali per ciascuna delle tredici associazioni costituite parte civile ed alla confisca di tutti i cani e la loro assegnazione alle persone e associazioni che li hanno tuttora in consegna.

Il pubblico ministero, dott. Barberini ed il giudice Schiaretti del tribunale di Ravenna non si sono lasciati condizionare dalla massiccia campagna di stampa e di pressione condotta dalla potente lobby dei cacciatori e allevatori amici dell'imputato e hanno operato con indipendenza e coraggio; con mente evoluta hanno saputo ben interpretare e applicare la legge sul maltrattamento degli animali.

Il sequestro fu operato dal NIRDA (Nucleo Investigativo per i Reati a Danno degli Animali facente parte del Corpo Forestale dello Stato), allora diretto dalla dott. Rosaria Esposito,in collaborazione con la Forestale di Ravenna, a seguito del grande clamore sollevato dalle denunce mediatiche di volontari di Animal Liberation che, allarmati da una foto fatta circolare via internet a metà dicembre 2008 da Davide Battistini, un cittadino ravennate, si recarono sul posto e presero a tornarvi tutti i giorni di nascosto per dare cibo ai cani scheletrici, nel fango e nel gelo, sopra montagne di feci, anche ciechi e morenti, senza terapie e terrorizzati, fotografando le scene raccapriccianti che vedevano e riprendendole con una videocamera.

Di quel lager, Paolo C, in tribunale durante il processo si è assunto la responsabilità di aver fatto foto e riprese e di esservi penetrato attirato dai latrati e guaiti che vi provenivano: ha rischiato l'incriminazione per violazione di proprietà, ma ha consegnato al giudice le immagini che, come ha detto il pm nella requisitoria finale, “Se non ci fossero le perizie, se non ci fossero la Forestale di Ravenna, i Noe e i Nas, se non ci fossero i veterinari e gli ausiliari di polizia giudiziaria con le loro testimonianze, basterebbe guardare queste foto per capire in che condizione erano tenuti i cani…”

Il sequestro era avvenuto il 28 e 29 dicembre 2008 e Animal Liberation insieme al Centro Soccorso Animali di Modena aveva letteralmente preso in braccio e portato in salvo 176 cani , altri cinque furono immediatamente ricoverati in clinica e poi presi in custodia dalla Lega per la Difesa del Cane di Forlì, mentre il Centro Soccorso Animali prese i restanti, naturalmente tutti autorizzati dalle autorità competente.

I centosettantasei pointer furono alloggiati in una pensione in provincia di Rovigo, dove Lilia Casali, presidente di Animal Liberation, li seguì, trasferendovisi, lasciando la sua casa di Bologna, sospendendosi dal lavoro e con l'aiuto di volontari del posto i cani furono accuditi nel migliore dei modi e iniziò l'opera di recupero psico-fisico che dura tuttora.

Fin da subito Animal Liberation presentò l'atto di intervento previsto dalla legge, che in base all'art. 91 e 93 del CPP, consente di affiancarsi alla Procura per addurre prove ed elementi utili allo svolgimento delle indagini.

Tutti i cani furono fotografati immediatamente dopo il loro arrivo e rifotografati nei mesi successivi per documentare il loro stato iniziale ed i loro cambiamenti.

Furono sottoposti tutti a visite mediche e ad analisi . Quando necessario furono ricoverati e operati.

Ogni cane ha la sua cartella contenente la scheda anagrafica, il peso alle varie date, i risultati degli esami e le foto. Una quarantina di esse sono state poi consegnate al Giudice dalla presidente di Animal Liberation.

 

I veterinari del luogo, Jessica Negrini, Silvia Gasparri e Arduino Previati con molta dedizione e disponibilità li hanno curati. Gliene siamo davvero grati.

La dott. Negrini , sulle risultanze delle visite e delle analisi cliniche ha stilato una relazione che è stata consegnata al tribunale e durante il processo ha rilasciato una testimonianza notevole, chiara e precisa: ha descritto lo stato dei cani, ha riferito quante e quali patologie o traumi avessero ed ha concluso che secondo lei si trovavano indubbiamente in uno stato di maltrattamento.

Il dr Gianluca Rovesti accettò l'incarico di Animal Liberation di sottoporre a visita oculistica diverse decine di cani con problemi agli occhi, stilò diagnosi e prescrisse le terapie: ha testimoniato al processo, riferendo tra l'altro, che i cani affetti da cheratocongiuntivite secca (KCS) soffrono molto e provano bruciore per la secchezza oculare. Lo sfregamento della palpebra sulla cornea provoca continue lesioni per cui questa si opacizza fino ad arrivare alla cecità, pur essendo l'occhio in sé sano. Il cane non curato finisce col diventare cieco. Ma i sintomi sono ben evidenti anche a occhio nudo e la cecità non arriva velocemente. Quindi il dr Guberti, veterinario, vedeva, sapeva, ma non curava i suoi cani e non alleviava le loro sofferenze.

Il dr Rodingo Usberti, responsabile del Servizio veterinario dell'ASL di Forlì, ed il dr Roberto Milan , di Rovigo accettarono di essere consulenti per Animal Liberation, SOS Cuccioli-Mondo Cane e Lega Difesa del Cane di Forlì ai fini dell'incidente probatorio disposto dal Giudice per stabilire le cause di decesso dei sei cani trovati morti nel giorno del sequestro e dei cuccioli morti subito dopo (versavano in condizioni precarissime). Insieme stilarono una relazione scritta che fu depositata. Hanno partecipato alle sedute di autopsie e durante l'udienza conclusiva il dr Usberti ha spiegato perché i cani trovati dilaniati fossero morti per sbranamento : il consulente per il tribunale, prof Militerno, della facoltà di veterinaria dell'università di Bologna, aveva affermato che “I cani sono morti a causa di orrende lacerazioni, inflitte da corpi acuminati e contundenti”, però non aveva proferito questa parola.

La prof. Paola Valsecchi, docente di etologia applicata all'università di Parma; accettò l'incarico da Animal Liberation per l'esame e la valutazione dei cani sequestrati, è venuta diverse volte a visitare i cani e ci ha confortati sull'opera di recupero da noi intrapresa, riscontrando ad ogni visita un netto miglioramento in molti soggetti. Ha stilato una perizia scritta come consulente di parte per Animal Liberation ed ha deposto durante il processo sulle privazioni e danni psichici subiti dai cani allevati dal dr. Guberti.

Alessandra Monteleone , educatrice cinofila che segue una scuola che adotta metodi gentili, assiste i cani fin dal giorno dopo il sequestro e opera per il loro recupero. Ha testimoniato in aula sullo stato in cui versavano i cani.

Oltre a questi competenti e coraggiosi esperti di parte civile per Animal Liberation, un altro specialista è stato fondamentale per l'esito del procedimento:

Il dr Roberto Marchesini, etologo , nominato consulente dal pubblico ministero: esaminò i cani diverse volte nel corso dei primi mesi, stilando una perizia della quale in aula ha descritto i punti salienti, sottolineando più volte lo stato di sofferenza psichica, a certi livelli permanente, patita dai cani a causa della privazione sensoriale subita fin da cuccioli nell'allevamento del Vento, che non ha esitato a definire “una discarica”. Senza esitazioni ha concluso che il metodo d'allevamento del dr. Guberti, basato sulla competizione alimentare alla quale i cani venivano costretti dall'assoluta penuria di cibo, non è accettabile e sottopone i cani a reale maltrattamento.

A tutti loro deve andare il ringraziamento dell'intero movimento animalista.

 

Rendiamo noto che molti veterinari e specialisti da noi contattati, saputo di che procedimento si trattasse, non ebbero il coraggio di esporsi e rifiutarono l'incarico di curare i cani, sapendo che avrebbero dovuto rilasciare apposita certificazione. Mettersi contro il dr Guberti e i suoi sostenitori faceva paura.

Altre testimonianze sono state importanti durante il processo:

La dott. Anna Mazzini, vicequestore del Corpo Forestale dello Stato di Ravenna : ha riferito che la Forestale intervenne, insieme al NIRDA, allertata da molti esposti e segnalazioni di cittadini e associazioni. Ha descritto “le condizioni incompatibili e insopportabili nelle quali si trovavano i cani”, richiamato i referti veterinari per ferite e morsi, i corpi di cani trovati morti, alcuni box al buio, le cucce insufficienti, il fondo completamente bagnato, con impossibilità di ripari asciutti, stratificazioni di feci, cibo assolutamente insufficiente, inadeguato e con muffa … una gabbia contenente una quindicina di gatti selvatici dalla quale non uscivano mai, costretti su un pavimento di rete metallica …

Il dr Saporito, medico veterinario, il maresciallo Locci (NAS) e il maresciallo Brasa (NOE) citati dal PM e

Samantha Comizzoli, Domenica Melandri, Cristina Franzoni e Lilia Casali, citate da Animal Liberation e L'Occhio Verde.

LA DIFESA DEL DOTT. GUBERTI:

Gli avvocati difensori si sono opposti all'ascolto di quasi tutti i testimoni e consulenti citati dall'accusa :

o perché avevano svolto il ruolo di ausiliari di polizia giudiziaria (e secondo loro è un ruolo incompatibile con la testimonianza in cui viene espressa una valutazione),

o perché erano veterinari che avevano ricevuto da Animal Liberation l'incarico di curare ed esaminare i cani e per far ciò, secondo loro, avremmo dovuto chiedere l'autorizzazione della Procura ,

o perché si trattava di prove acquisite commettendo il reato di violazione di proprietà privata (foto e riprese),

o, nel caso del dott. Roberto Marchesini, perché l'imputato non aveva propri consulenti che avessero esaminato i cani nel periodo in cui lo fecero l'etologo per conto della Procura e i consulenti per conto di Animal Liberation (ma, come il pm dr Barberini ha sostenuto, l'imputato non lo chiese e se l'avesse chiesto, sarebbe stato autorizzato, quindi fu libera scelta della difesa non usufruire di tale possibilità e non sarebbe stato logico privare il procedimento delle relazioni e testimonianze dei consulenti che avevano esaminato i cani).

Hanno sostenuto che il sequestro non era stato regolare perché dal NIRDA era stato nominato custode giudiziario una persona, Bruno Mei Tomasi, che non seguiva i cani direttamente, ma che aveva delegato le funzioni di trasferire, far curare, alloggiare e mantenere i cani a Lilia Casali (Animal Liberation) e a Saverio Ciancio (Centro Soccorso Animali). Il pm ha riconosciuto che ciò era vero, ma ha dichiarato che la Procura aveva poi sanato tale anomalia nominando custode giudiziario per tutti i cani Maurizio Pianazzi, presidente dell'associazione Cruelty Free di Bologna.

Hanno sostenuto che dato che il Guberti era stato nell'ultimo decennio denunciato altre sette volte, sempre ottenendo l'assoluzione o archiviazione, si trattava di una persecuzione e non poteva essere vero che fosse colpevole per come teneva i cani nel dicembre 2008.

Hanno chiesto l'assoluzione, ma hanno anche sostenuto che trattandosi di un allevamento non era in ogni caso applicabile la legge 189, art 544 ter del codice penale sul maltrattamento degli animali , perché tale legge esclude dai propri ambiti di competenza le attività di allevamento, così come i trasporti, la caccia, la vivisezione i macelli, gli zoo, i circhi ecc. (tutte le altre industrie di sfruttamento e tortura di animali, n.d.r.)

Hanno citato il prof Stefano Cinotti, direttore dell'Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell'Emilia con sede a Brescia, che nel 2003 in un precedente processo a carico del dott. Guberti, fu incaricato come consulente dal Tribunale di Ravenna: allora egli era preside della facoltà di medicina veterinaria di Bologna e nella perizia questo cattedratico scriveva che l'imputato “applica un metodo di selezione naturale e quindi non si può parlare di maltrattamento “.

Sappiamo che scientificamente questa è un'aberrazione, perché la selezione naturale è solo quella che avviene in natura e non si può definire tale ciò che avviene in cattività.

In natura esistono spazi amplissimi e molte vie di fuga, nessun canide è costretto ad una promiscuità ed un affollamento abnormi, c'è la possibilità di starsene in disparte se invisi ad un soggetto più forte, ci si può staccare dal branco e formare un altro gruppo, si possono trovare ripari naturali, scavarsi tane, trovare cibo e acqua … tutte cose che imprigionati sono impossibili.

Il prof. Stefano Cinotti lo sa benissimo, eppure per difendere un allevatore come Guberti (cioè gli interessi di un'intera area di allevatori senza scrupoli) non esitò a scrivere una autentica cretinata scientifica.

Gli avvocati del dr Guberti hanno detto che il prof. Cinotti, componente del Consiglio Superiore di Sanità, “è referente nazionale per il benessere animale ed è esperto anche per finanziamenti a progetti …” di chi e per che cosa? Quanto siamo ingenui noi animalisti, comprese le associazioni nazionali che frequentano il ministero: abbiamo avuto bisogno di apprenderlo dagli avvocati di Guberti, chi è Stefano Cinotti, protagonista di un'assoluzione che ha permesso ai lager dell'Allevamento del Vento di proseguire nell'attività di terrore e morte per altri cinque lunghi anni!

Il prof Cinotti non è l'unico cattedratico che ha espresso condivisione per il metodo Guberti: lo hanno fatto anche il prof. Peli, il dott. Pardini, la dott. Elettra Grassi, ma nonostante abbiano tentato all'inverosimile e a costo di sfiorare il ridicolo, di difendere i metodi applicati nell'Allevamento del Vento, la sentenza ha riconosciuto l'imputato colpevole di maltrattamento.

Siamo in attesa delle motivazioni, ma pensiamo di poter dire che secondo noi si tratta di una sentenza storica: il dott. Guberti non è un pazzo isolato, come qualcuno pensa, ma è la punta di un iceberg : è un allevatore famoso in tutto il mondo, è stato difeso dai migliori avvocati di Ravenna, è sostenuto da una vasta area di allevatori che pretendono il diritto di allevare i cani a loro completo arbitrio, senza interferenze di legge, con la motivazione che “i cani da compagnia sono una cosa e i cani da lavoro sono un'altra”.

Eppure oggi il dott. Guberti è stato condannato.

Il giudice Schiaretti ha accolto le richieste del pm dr Barberini, accompagnate dalle parole:
“Questa sentenza deve dirci che comunque un allevatore deve rispettare dei principii.”

Il dr Guberti presenterà ricorso e corre voce che ricorrerà direttamente in Cassazione. Ma ci saremo anche noi. Intanto il tempo passa e certi principii si affermeranno ancor più, intanto i pointer liberati dal lager di Ravenna avranno vissuto il resto della loro vita amati e rispettati.

In molti hanno trovato casa, ma ce ne sono ancora cinquanta in attesa di una famiglia. Sono alloggiati, assistiti e mantenuti da Animal Liberation, Centro Soccorso Animali Modena e Cruelty Free di Bologna.

Chiediamo a tutti coloro che apprezzano il grande risultato ottenuto e comprendono che grande impegno e sacrifici ha richiesto, di sostenerci con un contributo economico e di aiutarci a trovare un'adozione per i pointer affinchè si compia fino in fondo quest'opera di salvataggio. Sono molto dolci e molto buoni. Meritano il vostro aiuto.

Lilia Casali, presidente di Animal Liberation
Tel 393 418 66 97

Conto Corrente Postale 211 544 06 via degli Albari 2, 40126 Bologna

Codice IBAN per bonifici it34 O076 0102 4000 0002 1154 406 intestato ad Animal Liberation-Antivivisezione Onlus

Codice Fiscale 920 294 50 373 per la donazione del 5x1000


Sono due anni che la Lav si fa pubblicità sul caso Guberti,

senza averne particolari meriti: adesso basta.

03 marzo 2011
di LIlia Casali

clicca l'immagine per scricare il pdf:

 

24 Febbraio 2011 - GUBERTI Condannato

24 Febbraio 2011 - Comunicato Stampa Animal Liberation:

Guberti condannato.

Confiscati tutti i pointer all'allevatore ravennate, condannato a un anno e sei mesi di reclusione e a tre anni di interdizione da attività di allevamento.

Nel dicembre 2008 cani scheletrici, ciechi, con ferite da morso, senza acqua, nel fango, terrorizzati furono sequestrati dal Corpo Forestale di Ravenna.

Oggi si è concluso il processo a carico dell' allevatore, Dott. Giorgio Guberti. In aula erano sfilati numerosi testimoni tra veterinari, consulenti delle parti civili (Dr.ssa Jessica Negrini, Prof.ssa Paola Valsecchi, Dott. Rovesti Gianluca) e della Procura (Dott. Roberto Marchesini), volontari animalisti, cittadini, agenti e dirigenti di Forestale, N.A.S, N.O.E. e tutti avevano riferito di condizioni igieniche spaventose e di un allevamento che in realtà era un ammasso di cani in una discarica, costretti a sbranarsi per competere per il poco cibo e sottoposti a privazioni sensoriali notevoli.

La sentenza di oggi indica che comunque un allevatore deve rispettare dei princìpi e allevare i cani in condizioni che non comportino sofferenze fisiche e psichiche.

La sentenza di oggi rigetta la tesi degli allevatori che discrimina tra cani da lavoro e cani da compagnia, pretendendo che ai primi non sia necessario riconoscere gli stessi standard di benessere riconosciuti ai secondi.

Animal Liberation, l'associazione che il giorno del sequestro prese letteralmente in braccio i cani uno ad uno portandoli in salvo in una pensione appositamente affittata per loro, esulta per l'equità e la civiltà espressa dalla sentenza odierna.

"E' una sentenza storica" dichiara Lilia Casali, presidente di Animal Liberation, "perchè riconosce pari dignità a tutti i cani. E' un precende importante per bloccare tutti gli allevamenti lager presenti in Italia."

Gli animalisti presenti si sono abbracciati con le lacrime agli occhi alla lettura della sentenza che stabilisce la confisca dei cani e la loro assegnazione all' associazione Cruelty Free che li ha in custodia

Le campagne di stampa e le pressioni di allevatori e cacciatori in favore di Guberti non hanno impressionato e condizionato la Procura, il PM Dott. Barberini e il Giudice Schiaretti che hanno dimostrato notevole obiettività e indipendenza di giudizio.

Animali Liberation
393-4186697

 

24 Febbraio 2011 - GUBERTI Condannato a un anno e 6 mesi

da Romagna Noi
Notizia del 24/02/2011 - 17:32

Ravenna - Guberti condannato

L'allevatore di Campiano non potrà esercitare per i prossimi tre anni e dovrà pagare le parti in causa.

RAVENNA - Condannato a un anno e 6 mesi, con il divieto di svogere per tre anni l'attività di allevatore. E' arrivata alle 17 la sentenza del processo nei confronti dell'allevatore Giorgio Guberti. Il giudice ha confermato i capi di imputazione a carico dell'82enne. L'allevatore di Campiano dovrà inoltre pagare spese dai 2.500 euro ai 3mila euro per ognuna della parti in causa del processo. Inoltre tutti i cani e i gatti sequestrati negli allevamenti di Osteria e Campiano a fine 2008 verranno confiscati.

 

24 agosto 2010 - Il Corriere della Sera

clicca l'immagine per ingrandire:

Articolo On-Line

23 Maggio 2010 - Servizio di G. Marrucci, REPORT - Rai Tre

IMPORTANTE PER I POINTER SEQUESTRATI :

Per i messaggi, le richieste , le comunicazioni o le risposte agli appelli riguardanti i pointer sequestrati, Vi preghiamo di contattare direttamente Lilia Casali - presidente Animal Liberation all' indirizzo:

presidente@animalliberation.it

tel. 393 4186697


"Mondo Cane" di Giuliano Marrucci
In onda Domenica 23 Maggio 2010
Report - RaiTre

Clicca qui per vedere il servizio di Giuliano Marrucci:

 

"Giorgio Guberti e' un allevatore di cani di Ravenna. La sua specialità: i Pointer. Che però ha deciso di selezionare in un modo un po' eccentrico: lasciandoli senza cibo e in condizioni igieniche disumane.
All'allevamento Guberti solo il più forte sopravvive. Meno male che nei paraggi ci sono dei ragazzi che si accorgono che qualcosa non va. Per caso cominciano ad affacciarsi all'allevamento, muniti di piccole telecamere davanti ai loro occhi uno spettacolo inquietante, oltre 200 cani ridotti in condizioni disastrose.
Sono passati 12 mesi ed e' avvenuto un miracolo. Quei cani oggi sono tutti in salute, grazie alla Forestale che quell'allevamento l'ha sequestrato, grazie a quei ragazzi che in questi dodici mesi di quei cani si sono presi cura. "

 

 

GUBERTI RINVIATO A GIUDIZIO

IL 18 MAGGIO 2010 LA PRIMA UDIENZA NEL PROCESSO CHE LO VEDE IMPUTATO PER MALTRATTAMENTO

clicca l'immagine per scaricare il comunicato in .pdf

 

I POINTER SALUTANO E RINGRAZIANO I CITTADINI DI OCCHIOBELLO

03 febbraio 2010,
I POINTER SALUTANO E RINGRAZIANO I CITTADINI DI OCCHIOBELLO

Ieri mattina, martedi 2 febbraio, di buonora sono cominciate le operazioni di trasferimento di tutti i cani sequestrati a Ravenna dei quali la stampa si è più volte occupata, sia per dare notizia di gesti di solidarietà nei loro confronti, sia per lo sgombero immediato intimato dai proprietari della pensione che li aveva accolti un anno fa.

Il trasloco, autorizzato dalla Procura di Ravenna, è stato eseguito dal Corpo Forestale della stessa città di provenienza dei cani, supportati da un medico veterinario che ha vigilato affinchè il tutto avvenisse in modo conforme e senza alcun danno per gli animali. Molti volontari animalisti di Occhiobello, Rovigo, Ferrara e paesi vicini sono accorsi in massa per aiutare e mettere a disposizione la loro conoscenza di questi cani, che assistono fin dal loro arrivo a Occhiobello, affinchè durante il viaggio e nella nuova pensione venissero individuati e mantenuti i gruppi già formati di soggetti tra loro compatibili.

L'associazione Cruelty Free, Animal Liberation ed il Centro Soccorso Animali hanno messo a disposizione personale e automezzi.

Piccola nota di colore, Mustafa El Kchorchi, che spesso di autodefinisce “titolare” della pensione Bau Bau Micio Micio, che invece è di proprietà della famiglia Pegorari, quando ha visto i primi volontari arrivare, ha chiamato i carabinieri che, una volta costatato che erano entrati dal cancello già aperto, quindi senza compiere alcuna violazione, sono andati via augurando buona giornata a tutti.

I cani, che forse avevano temuto di venir riportati nell'allevamento da cui furono tratti in salvo, si sono subito tranquillizzati quando hanno visto i loro bei box nella nuova pensione ed hanno visto le stesse persone di sempre ad occuparsi di loro.

Questo trasloco chiude la prima fase del dopo sequestro e segue di poco la chiusura delle indagini preliminari che tutti pensano porteranno al rinvio a giudizio, per maltrattamento di animali, dell'allevatore cui furono sequestrati. Si è dischiusa la fase successiva: l'apertura agli affidamenti, con la possibilità per tutti di poter finalmente avere una famiglia.

Animal Liberation e tutte le associazioni animaliste che hanno seguito la vicenda anche da tutta Italia ringraziano il sindaco di Occhiobello, Daniele Chiarioni, il suo predecessore, Gigliola Natali, per aver accettato la presenza temporanea dei cani e non aver emesso l'ordinanza di sgombero immediato richiesta nel febbraio scorso dall'ASL di Rovigo indifferente alla sofferenza patita ed alla situazione di drammatica emergenza nella quale si trovavano. Ringraziano i veterinari Jessica Negrini, Arduino Previati e Silvia Gennaro, sempre solerti, accurati e disponibili e ringraziano la popolazione di Occhiobello e Santa Maria Maddalena per la diffusa solidarietà ed il volontariato espresso.

Animal Liberation

la presidente

Lilia Casali

Occhiobello 3 febbraio 2010

Aggiornamento Gennaio 2010 - SEQUESTRO RAVENNA UN ANNO DOPO

SEQUESTRO RAVENNA, UN ANNO DOPO

UNA NOTIZIA che farà piacere a tutti coloro che hanno a cuore la sorte degli animali ed in particolare che hanno seguito la vicenda dei pointer sequestrati nell’allevamento Del Vento del dott. Giorgio Guberti a Ravenna. [continua>>]

oppure clicca l' immagine :

 

08 Gennaio 2010 - Pointer sequestrati: l'allevatore accusato di tre reati.

Ravenna - "Costretti a sbranarsi per il cibo"


Pointer sequestrati: l'allevatore accusato di tre reati. Si va verso il rinvio a giudizio per maltrattamenti di animali, abbandono e scarico di liquami

RAVENNA - Ci sono il maltrattamento e l'abbandono di animali e c'è lo smaltimento illecito di rifiuti. Sono in tutto tre i reati dei quali il veterinario Giorgio Guberti, 81 anni, difeso dagli avvocati Aldo Guerrini e Giancarlo Ridolfi, sarà chiamato a rispondere in merito ai due allevamenti di cani sequestrati a fine 2008 dalla Forestale a Osteria e a Campiano. A chiarirlo è stato l'avviso di conclusione indagini emesso nei giorni scorsi.

Sono ben 219 i cani verso i quali sarebbero stati commessi soprusi. Ovvero 94 a Campiano (89 pointer, 4 galgo-spagnolo e un pointer-galgo) e 125, tutti pointer, a Osteria. Ma tra gli animali che sarebbero stati maltrattati compaiono anche più di 7 gatti selvatici o comunque incroci con i domestici.

Secondo le indagini coordinate dal Pm Daniele Barberini, negli allevamenti sequestrati, i cani erano sottoposti senza necessità a sevizie definite “insopportabili” per le loro caratteristiche. In particolare erano costretti a competere per il cibo, alle volte costituito da animali ancora da spellare. Alla fine non c'era da mangiare per tutti e così i cani si azzuffavano per determinare gerarchie che premiavano i più forti a discapito dei più deboli. Questi ultimi spesso rimanevano a terra gravemente feriti o morti. Ecco che allora venivano sbranati dagli altri. Ma i cani che se la passano peggio erano i quelli all'interno dei box (fino a cinque per unità), zone nelle quali l'assenza di pavimentazione impediva un'adeguata pulizia. E così le feci si accumulavano raggiungendo in alcuni punti gli 80 centimetri.

Riscontri che hanno portato all'accusa di abbandono di animali (articolo 727 del codice penale, 2° comma). Infine l'81enne è accusato di avere raccolto e smaltito senza autorizzazione rifiuti fecali e liquami e di avere scaricato senza precauzioni le acque reflue della sua attività violando una specifica legge del 2006.

L'articolo integrale di Andrea Colombari su La Voce di Romagna, 08 Gennaio 2010

fonte:
Romagna Noi
La Voce di Romagna

 

Sequestro Guberti - Sono passati 8 mesi

SEQUESTRO GUBERTI
SONO PASSATI OTTO MESI

BEA

BEA ha ripreso a vedere!

Le foto di BEA, cieca e immersa nel fango con altri cani scheletrici come lei commossero in tutta Italia e attirarono l'attenzione contribuendo a far scattare il sequestro.

Quando ci fu consegnata pesava 11 KG, la sua temperatura corporea era 33° ( per i cani normalmente è 38°) e stava morendo.

I veterinari stimavano avesse 14 anni.

Ora ne dimostra la metà, pesa il doppio pur essendo ancora snella, vede e ha cominciato a giocare, potete rivederla in queste foto.

 

LA VITA DEI POINTER OGGI

BEA è l'emblema di questo sequestro.ma anche tutti gli altri cani sono molto cambiati, non sono più pelle e ossa, non sono più rattrappiti dalla paura, non fuggono più quando compare un essere umano anzi, quando vedono qualcuno arrivare in molti si avvicinano per salutare, per chiedere coccole ed invitare al gioco.

Ogni giorno tutti i pointer del sequestro Guberti escono per alcune ore a turno nel prato di circa 2000 metri che hanno a disposizione, corrono, saltano, scavano buche e giocano con l'acqua. Una volontaria ha portato due piscinette per cani e in tanti ci vanno a fare il bagno.

SUL PIANO LEGALE

Sul piano legale è ancora aperta la fase delle indagini preliminari e questo secondo noi significa che la Procura di Ravenna sta accuratamente raccogliendo elementi necessari per il rinvio a giudizio. Nel frattempo il P.M. dott. Barberini ha chiesto e il GIP dott.ssa Calandra ha disposto un incidente probatorio sui corpi dei cani trovati morti nell'allevamento il giorno del sequestro e sui cuccioli morti dopo (come le loro madri erano molto deperiti e parassitati e nonostante le cure, l'ambiente riscaldato e l'assistenza veterinaria, una parte di essi non sopravvisse) ciò è stato molto triste ma abbiamo fatto tutto ciò che era possibile.

L'incidente probatorio aveva lo scopo di accertare le cause dei decessi ed è consistito di fatto in necroscopie svolte collegialmente dai vari periti nominati: i periti nominati dalle Associazioni, il perito di Guberti, il perito nominato dal P.M. e il consulente del Tribunale.

Queste perizie congiunte hanno portato ad alcune relazioni peritali e il tutto è culminato in una udienza apposita che si è svolta il 24 luglio 2009 in Procura a Ravenna. Il Prof. Militerno, consulente del Tribunale nominato dal GIP, ha esposto verbalmente le sue acquisizioni descritte in una relazione di oltre 70 pagine. Per i cani ritrovati morti nell'allevamento ha parlato di “mutilazioni orrende, lacerazioni provocate da corpi accuminati e contundenti” , ma gli interventi degli avvocati e dei periti delle Associazioni non sono riusciti a fargli parlare apertamente di cani morti per sbranamento. Il Giudice dovrà valutare e formarsi il proprio convincimento.

Noi di Animal Liberation insieme a Mondo Cane sos Cuccioli di Forlì, alla Lega Nazionale per La Difesa del Cane di Forlì e l'Occhio Verde di Ravenna abbiamo conferito l'incarico al Dott. Rodingo Usberti direttore Area Sanità pubblica veterinaria ASL di Forlì e al Dott. Roberto Milan che opera presso la Clinica Veterinaria Baroni di Rovigo . La LAV e la LAC nominarono come proprio perito il Dott. Enrico Moricone il quale però non ha partecipato a nessuno dei quattro incontri nei quali si sono svolte le autopsie collegiali mentre ha partecipato con gli altri periti all'udienza del 24 luglio 2009. Non chiedeteci il perché dell'assenza del perito della LAV e della LAC alle autopsie collegiali congiunte perché non ne conosciamo la ragione.

Abbiamo fiducia nei nostri consulenti e li ringraziamo di aver accettato l'incarico che stanno svolgendo con competenza e impegno.

Siamo molto impegnati nel reperimento di elementi utili da fornire alla Procura per la dimostrazione del maltrattamento.

 

LA SITUAZIONE ECONOMICA

La situazione economica è molto seria: da quasi otto mesi accudiamo e curiamo oltre 200 cani bisognosi di tutto senza un euro di contributo da alcun ente pubblico e, trascorso il primo periodo, le offerte ricevute, naturalmente, sono precipitate….

….. per favore, questi cani hanno già sofferto tanto, meritano un gesto di aiuto: è assolutamente necessario. Dobbiamo farli vivere fino a che sarà maturo il tempo in cui sarà permesso loro di andare in affido a famiglie disponibili. Alla fine dicembre 2008 durante il sequestro operato dal NIRDA del Corpo Forestale dello Stato successivamente convalidato dalla Magistratura, noi di Animal Liberation insieme al Centro Soccorso Animali di Modena abbiamo vuotato gli allevamenti di Campiano e Osteria di Ravenna, abbiamo preso con noi oltre 200 cani e li abbiamo portati in salvo. E' stata un'impresa e un piccolo miracolo ma ora il miracolo deve compiersi fino in fondo.

La nave della salvezza sulla quale viaggia la vita dei pointer non può naufragare proprio ora che è in vista del porto.

Occorre l'aiuto delle persone sensibili che comprendono l'importanza di questa vicenda sia per la vita dei cani coinvolti sia perché, quando riuscita, sarà uno dei primi esempi di sequestri dove agli animali si assicura una vita famigliare. Dopo i sequestri infatti spesso gli animali vengono lasciati in custodia allo stesso proprietario accusato di maltrattamento oppure trasferiti e richiusi per anni in altre strutture. E' molto importante che in Italia si consolidi il nuovo iter.

Puoi dare il tuo contributo con un versamento nelle seguenti modalità:

 

Con bollettino postale C/C postale nr. 21 15 44 06

Con bonifico da Banca o da Banco Posta Codice IBAN IT 34 O 07601 02400 000021154406

intestato a:

Animal Liberation, Antivivisezione - onlus
Via degli Albari 2
40126, Bologna

Per contatti telefonare a Lilia Casali al 393 418 66 97

 

Allevamento lager di Guberti Giorgio - E' Passato un mese

30 Gennaio 2009

SEQUESTRO GUBERTI, RAVENNA – E' PASSATO UN MESE

di Lilia Casali

 

30 gennaio 2009

COMUNICATO STAMPA del
MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI

clicca l' immagine per leggere:

 

23 Gennaio 2009

Il Tribunale del Riesame ha respinto oggi il ricorso dei legali di Guberti.

19 Gennaio 2009

Riceviamo e volentieri pubblichiamo queste lettere allegate di Giovanni Giommi di Ravenna che ci sembrano molto centrate e significative di un sentimento assai diffuso tra i concittadini di Guberti.
Animal Liberation

- LETTERA DI UN CITTADINO RAVENNATE AL RESTO DEL CARLINO

- SULL'INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE ALVARO ANCISI

___________________________________________________________________________

da: Chiliamacisegua
La Padania - 18 Gennaio 2009

 

La Voce di Romagna - Ravenna - 18 Gennaio 2009

Il Resto del Carlino - Rovigo - 17 Gennaio 2009

La Voce di Romagna - 17 Gennaio 2009


Il Resto del Carlino - Rovigo - 16 Gennaio 2009

 

COMUNICATO STAMPA ANIMAL LIBERATION - Bologna 15 gennaio 2009

INFONDATE LA ACCUSE AGLI ANIMALISTI
ANIMAL LIBERATION PERSEGUIRA' I COLPEVOLI DI DIFFAMAZIONE

In merito alla notizia pubblicata dal Carlino e altri quotidiani sulla morte di alcuni cuccioli provenienti dal sequestro-Guberti a Ravenna, lasciando interndere che la causa sia stata il cattivo trattamento da parte delle associazioni che li hanno presi in affido, comunichiamo quanto segue:

1. I cuccioli non sono morti ieri, come sembra evincersi dai giornali, ma morirono immediatamente dopo il sequestro.
la notizia delle autopsie, queste sì eseguite ieri, e' stata diffusa ad arte facendo credere che tali decessi fossero appena avvenuti.
2. I cuccioli provenivano da una situazione di gravissimo degrado e di pessime condizioni igieniche, sanitarie, ambientali e nutrizionali che, costatate dalle autorità competenti, hanno portato al sequestro oggi convalidato dal Gip.
3. I cuccioli affidati alle associazioni Animal Liberation e Centro Soccorso Animali sono accuditi a dovere in ambienti riscaldati.
4. Non ci risulta che l' Istituto zooprofilattico incaricato di eseguire gli esami autoptici abbia gia' rilasciato i referti quindi le voci sulle cause di morte non sono affidabili
5. Se come pubblicato, le cause della morte sono state causate dal freddo, vista la tempistica dei decessi e le condizioni in cui cuccioli e mamma erano costretti a vivere, la responsabilità è da addebitare al Guberti.
6. Ricordiamo che l'allevamento del Guberti era privo di autorizzazioni fin dal 1988;
Ricordiamo che l'ENCI lo ha sospeso in via cautelare ed ha aperto un procedimento di vigilanza nei confronti del sodalizio col Pointer Club d'Italia che aveva intrapreso iniziative in appoggio al Guberti
Ricordiamo che in seguito ad ispezione presso le strutture in questione i NAS in luglio 2008 avevano disposto il sequestro amministrativo dell'allevamento. I cani ricoverati, nutriti, curati da Animal Liberation e Centro Soccorso Animali stanno rifiorendo, non sono ormai più quei pelleossa del 29 e 30 dicembre.

Animal Liberation ha incaricato i propri legali di adire le vie legali per perseguire chiunque incorra o sia incorso nel reato di diffamazione verso l'associazione affidataria dei cani sequestrati, che li sta alloggiando, curando, nutrendo nel miglior modo.


ANIMAL LIBERATION La presidente nazionale
Lilia Casali tel. 393 4186697
presidente@animalliberation.it

 

 

Comunicato ENCI del 09 Gennaio 2009

Allevamento Giorgio Guberti

Milano, 9 gennaio 2009

Facendo seguito al comunicato del 4 gennaio u.s., l'ENCI informa che il Comitato Esecutivo, riunitosi in data odierna, vista l'urgenza e in virtù dell'art. 16.2 dello Statuto, ha deliberato quanto segue:
  1. vagliate le informazioni ricevute circa lo stato dell'allevamento in argomento e considerato che il deferimento alla Commissione di Disciplina del Dr. Giorgio Guberti è già avvenuto in data 19 dicembre 2008, l'affisso “del Vento” del dr. Guberti viene sospeso cautelarmente in attesa della definizione dell'intera vicenda da parte delle autorità competenti;
  2. vista l'iniziativa a sostegno di metodi di allevamento inammissibili e vista la gravità della posizione assunta dal Pointer Club d'Italia, le cui dichiarazioni risultano essere in aperto contrasto con i principi e le finalità perseguite dall'ENCI, viene altresì deliberata l'apertura del procedimento di vigilanza sulla base dell'art. 23 del Regolamento di attuazione dello Statuto, ai fini di un eventuale commissariamento straordinario del sodalizio.
A tutela innanzitutto dei cani, quindi degli associati e di tutti gli allevatori cinofili l'ENCI precisa che agirà, sulla base dei poteri statutariamente conferitegli, con estrema fermezza e decisione nei confronti di tutti coloro che risultassero adottare o avere adottato iniziative d'allevamento non conformi alle disposizioni di legge e sul benessere animale, fermi restando i poteri delle autorità competenti in materia.

Il Direttore Generale
Fabrizio Crivellari

fonte: ENCI

07 Gennaio 2009

In questi giorni stanno circolando sul web svariate informazioni e appelli relativi ai cani sequestrati a Guberti. Ciò sta creando una certa confusione, anche se capiamo che tutto è fatto in buona fede, col solo intento di essere d'aiuto.
Vorremmo quindi precisare che gli aggiornamenti e gli appelli ufficiali di Animal Liberation e Centro Soccorso Animali si trovano sul sito: www.animalliberation.it/allevamentoguberti.html
Riguardo al cibo: abbiamo sospeso la raccolta degli alimenti perché preferiamo, per la salute dei cani, acquistare direttamente noi il cibo, di un'unica qualità.
Riguardo agli stalli: presto saremo pronti per i primi trasferimenti, e naturalmente ricontatteremo per tempo i rifugi che ci hanno dato disponibilità.
Cogliamo l'occasione per ringraziare quanti in questi giorni ci stanno sostenendo con contributi economici e con offerte di ospitalità per i cani: il vostro aiuto è prezioso, sia materialmente che psicologicamente :-)
Ora stiamo lavorando assiduamente per il futuro dei 250 pointer, tutte le nostre energie sono concentrate lì.

Continuate a seguirci e a sostenerci.
Grazie infinite a tutti

ANIMAL LIBERATION (07 Gennaio 2008)

 

rassegna stampa 06 Gennaio 2009
(clicca sulle immagini per ingrandire)

La Voce di Romagna:

 

05 Gennaio 2009

A causa di una fuga di notizie, il 4 Gennaio e' stato pubblicato su un quotidiano locale, il nome del rifugio in cui sono ospitati temporaneamente parte dei pointer... e subito sono iniziate le visite di amici-parenti del Guberti.

Oggi si sono presentati in tre: con la scusa di portare dei sacchi di crocchette sono entrati e si sono messi a curiosare cercando i cani sequestrati. Giunti ai box dove si trovavano alcuni dei pointer hanno cominciato a fare commenti, elogiando il loro amico Guberti, chiedendo notizie di un pointer bianco e arancio che si chiamerebbe "Satana" (!) e dicendo che ci sono allevamenti ben peggiori di quello sequestrato (il che non fa certo onore alla categoria degli allevatori!).

Prima di essere allontanati, hanno promesso di portare lì Guberti, perché riveda i suoi cani.

Cani che probabilmente lui stesso stenterebbe a riconoscere, visto che ora MANGIANO! Anzi, ci si chiede perché i gentili signori che oggi hanno portato le crocchette, non abbiano pensato a farlo PRIMA, quando i pointer morivano di fame nel prestigioso allevamento del loro amico.

Con i proprietari del rifugio si sono comportati con ostilità e arroganza. Uno dei tre si è qualificato come carabiniere: forse pensava di intimorire qualcuno, ma noi i carabinieri li abbiamo avvisati davvero, e segnaleremo il fatto anche alle Guardie Forestali che hanno eseguito il sequestro.

Inoltre, in aggiunta ai sistemi di sorveglianza di cui è già fornita la struttura, da stasera ci saranno turni di animalisti che monteranno la guardia tutt'intorno, ogni notte, per garantire la sicurezza degli animali e scongiurare il rischio di FURTO.

Servono con urgenza volontari disponibili ad alternarsi nella vigilanza notturna, per info chiamare Lilia 393 4186697

E' evidente che l'episodio di oggi ci costringe ad accelerare i tempi per trasferire i cani in luoghi sicuri, il più lontano possibile dal clan Guberti.

ANIMAL LIBERATION (05 Gennaio 2008)

Rassegna stampa del 04 Gennaio 2009

La padania:

Ravenna - Vita da Pointer. La merenda dei campioni (da: chiliamacisegua.org)

clicca l' immagine per ingrandire:

Chi sapeva ha taciuto. E approvato per anni. Difficile dire cosa sia più insopportabile. Se il silenzio di una lobby, delle istituzioni locali che si sono limitate a stare alla finestra, senza avere un sussulto di coscienza, o se sia stata più terribile la decisione a tavolino per la ratio della selezione naturale. Chi la pensa così è accusato di antropomorfismo. Chi non la pensa così, come il Club del pointer, prende le difese del proprio socio e parla, fuori dai denti, di «aggressione mediatica ». Intanto però non c'è più un cane (erano 250) nell'allevamento Del Vento del tanto acclamato Giorgio Guberti, il guru dei pointer di Ravenna. Merito, o colpa, dipende dai punti di vista, di una rete istituzionale e di volontariato che ha avuto come regia il ministero della Salute, con il sottosegretario Francesca Martini ancora una volta scesa personalmente in campo accanto al consigliere regionale della Lega Nord, Mauro Manfredini, con l'allertamento dei Nas, e con gli stessi carabinieri che hanno consentito ai volontari, grazie all'intervento diretto del ministero, di seguire la vicenda. «È stata una grande operazione di squadra per la tutela dei cani e contro i maltrattamenti commenta con soddisfazione il sottosegretario Martini -Un'operazione ben riuscita tra noi, i volontari, i consiglieri regionali, i Nas, il Nirda (per il sequestro) del ministero delle Politiche agricole ». Questa volta, sottosegretario, non ci sono canili ma un allevamento nell'occhio del ciclone. «Un allevamento tenuto in un insopportabile stato di degrado, su cui abbiamo puntato tutti i nostri riflettori. Ma è solo l'inizio, perché grazie a questa nuova efficace rete tra istituzioni e associazioni sul territorio, col supporto indispensabile dei Nas, non possono più dormire tranquilli coloro che si spacciano per allevatori e maltrattano. È tolleranza zero». [continua, scarica il pdf ]

s.piazzo@lapadania.net

 

02 Gennaio 2009

I cani dell'allevamento Guberti sono stati finalmente trasferiti in luoghi sicuri, dove stanno ricevendo cibo e cure adeguate. Ora stiamo procedendo con le indispensabili visite veterinarie, e nel giro di una decina di giorni potremo cominciare ad effettuare i primi trasferimenti presso i rifugi e le famiglie che hanno dato disponibilita' di affido.

Il cibo lo acquistiamo direttamente noi, di ottima qualità e di un'unica marca. Pertanto, la priorità al momento sono gli aiuti economici, per provvedere al pagamento della pensione, all'acquisto di cibo e alle cure veterinarie che per alcuni soggetti sono state necessarie da subito (compresi ricoveri).

ANIMAL LIBERATION (02 Gennaio 2008)

 

31 Dicembre 2008

Grazie a tutte le persone, le associazioni e i network che ci stanno offrendo un aiuto indispensabile. Cerchiamo urgentemente anche volontari per la cura, l' alimentazione e le pulizie presso i nostri stalli provvisori. prego contattateci al più presto.

ANIMAL LIBERATION
la presidente
Lilia Casali 393.4186697

30 Dicembre 2008

  Comunicato stampa, Animal Liberation (30 dicembre 2008)

ANIMAL LIBERATION E CENTRO SOCCORSO ANIMALI
PRENDONO IN AFFIDO TUTTI I CANI DELL' ALLEVAMENTO ENCI-GUBERTI DI RAVENNA PER PORTARLI IN SALVO E CHIUDERE DEFINITIVAMENTE I DUE LAGER

Alle 08:00 di questa mattina sono riprese le operazioni di sgombero dei cani a seguito del sequestro operato dai NIRDA iniziati ieri negli allevamenti di Campiano e Osteria a Ravenna.

Nella giornata di ieri, 29 dicembre, le associazioni Animal Liberation e Centro Soccorso Animali hanno preso in consegna 100 cani, di cui 65 adulti e 30 cuccioli con le loro 5 mamme e li hanno trasferiti nel rifugio del Centro Soccorso Animali di Modena e in alloggi provvisori di Animal Liberation.

In questo momento si stanno completando le operazioni di microchippatura e schedatura, anche fotografica, dei pointer e dei levrieri, detenuti presso l' abitazione del Guberti a Campiano (RA).

E' una operazione laboriosa perchè� i cani, scheletrici e tremanti per il freddo, sono molto spaventati dalle condizioni di vita estreme in cui sono stati costretti a vivere e si �è già� dato il via al trasferimento dei 135 cani ancora presenti nell' allevamento di Osteria.

Animal Liberation e Centro Soccorso Animali lanciano un drammatico e urgente appello a tutte le persone e associazioni disponibili per la ricerca di affidi perche' i 250 cani che entro domani lasceranno l' incubo in cui erano imprigionati, trovino una casa confortevole dove poter vivere; negli alloggi provvisori trovati infatti, non possono e non devono restare a lungo.

Chi non può� offrire alloggi, può� offrire cibo, medicinali (antiparassitari interni ed esterni) o tappetini assorbenti oppure un aiuto economico :

 

per versamenti a sostegno dei cani reduci dall' allevamento lager di Guberti:

_____________________________________________________
SEDE NAZIONALE

bollettino postale C/C postale nr. 21 15 44 06

bonifico tramite Banca o Banco Posta Codice IBAN IT 34 O 07601 02400 000021154406

bonifico dall'estero aggiungere al codice IBAN il codice BIC-SWIFT BPPIITRRXXX

intestato a:
Animal Liberation, Antivivisezione - Diritti Animali, Bologna
via degli Albari 2
40126, Bologna

Per versamenti con postepay ad uso esclusivo di Animal Liberation
Lilia Casali
Carta nr. 4023 6004 7312 0436
______________________________________________________

GRAZIE !

ANIMAL LIBERATION
la presidente
Lilia Casali 393.4186697

CENTRO SOCCORSO ANIMALI
il presidente
Saverio Ciancio 348.1437840

 

Rassegna stampa del 30 Dicembre 2008
(clicca sulle immagini per ingrandire)

Corriere di Romagna (prima pagina):

Corriere di Romagna (articolo):

 

La Voce Di Romagna (prima pagina):

La Voce Di Romagna (articolo):

 

Il Resto del Carlino (prima pagina):

Il Resto del Carlino (articolo):

 

Servizio SKY del 29 Dicembre 2008
http://video.sky.it/services/link/bcpid1513658495/bctid5986197001

 

Rassegna stampa del 28 Dicembre 2008
(clicca sulle immagini per ingrandire)

La Voce Di Romagna:

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INVITIAMO TUTTI AD ESPRIMERE IL PROPRIO SDEGNO ALL' E.N.C.I.

Noi difensori e liberatori dei Non-Umani lo abbiamo scoperto solo ora, ma il Guberti nell'ambiente della cinofilia è noto da oltre trent'anni proprio per aver teorizzato e praticato i metodi che lui chiama di “selezione naturale”, mentre si tratta di una selezione in condizioni estreme.

Il Guberti, come dicono molti cinofili, è noto in tutto il mondo e “ha fatto la storia nell'allevamento del Pointer”.

L'E.N.C.I. conosceva benissimo i suoi metodi e PROPRIO i suoi metodi caratterizzano il Guberti e per i risultati ottenuti con questi metodi ha avuto il ricoscimento E.N.C.I. e fu in passato appassionatamente difeso dal prof. Stefano Cinotti, preside della facoltà di Veterinaria a Bologna (che merita lettere di sdegno di cui riparleremo presto).

Inoltre l'ENCI, gli allevatori, i commercianti di animali Non-Umani, cosa fanno ogni giorno, se non trattare questi esseri come merce da sfruttare ?

Presidente nazionale Animal Liberation:
Lilia Casali: 393-4186697

 

blocco indirizzi e-mail E.N.C.I. :

affissi@enci.it; biblioteca@enci.it; ced@enci.it; enci@enci.it; internet@enci.it; librettiqualifiche@enci.it; pagamenti_manifestazioni@enci.it; pedigree@enci.it;
pubblicita@enci.it; redazione@enci.it; segreteria@enci.it; collettivi@enci.it; amministrazione@enci.it; campioni@enci.it; expo@enci.it; estero@enci.it; info@enci.it;
lg@enci.it; prove@enci.it; soci@enci.it; info@enci.it; allevatori@enci.it


Suggeriamo la traccia per una lettera di protesta all' E.N.C.I. :
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E.N.C.I.,

sono profondamente indignato per la realtà emersa dell'allevamento E.N.C.I. di Giorgio Giacomo Guberti a Osteria di Ravenna e dell'allevamento E.N.C.I. di G.G. Guberti in località Campiano , sempre a Ravenna.

I metodi di allevamento teorizzati e praticati dal Guberti, dimostrano che nell'ambito della Vs cinofilia i cani sono considerati solo come oggetti (v. anche le pratiche come il taglio della coda e delle orecchie) e non con la dignità ed il rispetto che andrebbe riconosciuto ad ogni essere vivente.

Speriamo che la tragica realtà degli allevamenti E.N.C.I. di Ravenna aprano gli occhi alle persone e tutti smettano di comprare e desiderare cani di razze decise dall'uomo.

Distinti saluti.

(nome e cognome)

 

  Allevamento lager di Guberti Giorgio - Campiano-Osteria (RA)

21 Dicembre 2008

COMUNICATO DI ANIMAL LIBERATION :

Oggetto: allevamento E.N.C.I. di Giorgio Guberti, Ravenna

21-12-2008

I volontari di Animal Liberation, per il secondo giorno consecutivo, hanno sfamato e abbeverato i cani dell'allevamento E.N.C.I. di Giorgio Guberti e censito presenti nella struttura, tra cuccioli e adulti, 250 individui.
L'associazione Animal Liberation chiede al Sindaco, in base agli obblighi incombenti del D.P.R. 31/3/79 e all'USL per le sue specifiche competenze:

a) l'immediato intervento per effettuare le cure necessarie ai cani che mostrano evidenti patologie;

b) di consentire ai volontari delle associazioni animaliste l'accesso, al fine di poter continuare a somministrare agli animali cibo e acqua, di cui sono completamente privi, nella struttura fuori legge sia penalmente che amministrativamente;

c) di inviare proprio personale per rimuovere le stratificazioni di deiezioni e feci e di bonificare il terreno paludoso, nonche� dotare gli animali dei ripari adeguati previsti dalla legge, cosa della quale sono del tutto privi;

d) di programmare immediatamente in collaborazione con le associazioni animaliste un piano di adozioni dei cuccioli e dei cani adulti segregati in umide celle di cemento al buio, pavimentate di deiezioni degli stessi.

Presidente nazionale Animal Liberation:
Lilia Casali: 393-4186697

Vicepresidente Animal Liberation:
Serena Sartini: 338-6606923

Lorenza Cevoli: 328-3317203


Animal Liberation
E-mail: info@animalliberation.it

20 Dicembre 2008

In seguito alla segnalazione pervenuta sull' allevamento di pointer presso Osteria di Ravenna, di proprietà di Giorgio Guberti, alcuni attivisti di Animal Liberation, assieme ad altre associazioni, hanno effettuato un sopralluogo per accertarsi della gravità della situazione e prestare un primo intervento ai cani.

La situazione va oltre l' immaginabile: oltre 200 cani, tutti in stato di denutrizione avanzato, quasi tutti con ferite aperte ed evidenti patologie. Il terreno e i cani sono infestati da parassiti, molti presentano lacerazioni della carne, ferite aperte, tumori e ascessi; alcuni di essi sono ciechi e non in grado di muoversi.

Sono state rilevate numerose carcasse di conigli e pollame gettate all' interno dei box. L' area dell' allevamento e' disseminata di ossa e interiora animali, molti dei quali identificabili in resti di cane.

Come riferito dai carabinieri e altre autorità, l' allevatore Giorgio Guberti si vanta di gestire l' allevamento con il metodo della “ selezione naturale “ : non vengono garantiti né cibo né acqua, i cani più forti sopraffanno gli altri, garantendo una selezione basata sull' eliminazione dei soggetti più deboli.

Il terreno su cui poggia l' allevamento e' completamente allagato da melma e fango; i piccoli box in cui è stipata la gran parte dei cani e' coperta da deiezioni ed escrementi che formano una spessa pavimentazione, palesemente stratificata nel corso degli anni. I pochi cani che hanno la possibilità di bere hanno a disposizione acqua putrida e marcia. Non c'e' traccia di cibo ne' di ciotole.

L' allevatore Giorgio Guberti, medico veterinario, e' stato già processato per maltrattamenti e assolto con formula piena nel 2003, grazie anche alla perizia del preside della facoltà di Veterinaria dell' Università di Bologna.

I volontari di Animal Liberation, in due giorni, hanno cercato di garantire acqua e cibo agli animali presenti, cercando di tamponare le situazioni più gravi, ma l' emergenza è quotidiana e costante. I cani hanno bisogno con urgenza di essere nutriti e curati dal punto di vista igienico-sanitario, nonché assistiti affinchè superino lo stato di perenne terrore in cui versano.

Fotogallery completa:

foto scattate il 20 dicembre 2008 presso l'allevamento:
http://www.animalliberation.it/allguberti/foto20dic08.zip

foto scattate il 21 dicembre 2008 presso l'allevamento:
http://www.animalliberation.it/allguberti/foto21dic08.zip

Rassegna stampa del 20 Dicembre 2008
(clicca sulle immagini per ingrandire)

Corriere di Romagna:

La Voce di Romagna:


Il Resto del Carlino:

 

16 DIC '08 - Allevamento Lager a Osteria di Ravenna

Questa è la foto di un cane dell'allevamento posto dopo Osteria (fra Ravenna e San Zaccaria) fra le strade Dismano e la E45.
Allevamento oggetto di indagini che non hanno risolto nulla.
L'ho scattata nel pomeriggio di oggi.
Ho chiesto l'intervento dei Carabinieri perché a mio parere il maltrattamento è evidente.
Questo è un essere vivente che avrebbe bisogno immediato di assistenza medica per resistere alla denutrizione, al freddo di queste notti invernali e all'acqua che entra nella cuccia marcia.
Sono giorni che piove ininterrottamente...
I Carabinieri di Milano Marittima mi hanno risposto che avrebbero mandato una pattuglia. Non l'hanno fatto.
Nonostante abbia sottolineato che veniva richiesto un intervento per interrompere un reato penale.
Non per un atto di romanticismo.
Però hanno detto che le Istituzioni sanno e la situazione è congelata dai Nas.
Quando sarà scongelata, questo povero cane non ci sarà piu'.
La mia tristezza, dopo 23 anni che mi occupo di diritti degli animali, è che non sono le persone che maltrattano, il peggio che si possa trovare.
Il peggio sono coloro che infangano le Istituzioni e la civiltà di una comunità.
Coloro che dovrebbero incarnare la forza dei senza potere. Così ha definito la legalità un drammaturgo europeo.
Il marcio di una società sono le Istituzioni che dovrebbero controllare il rispetto delle Leggi sul territorio di competenza ed intervenire quando queste Leggi sono calpestate o non fatte rispettare.
E non lo fanno.
Per menefreghismo o per ignoranza delle Leggi. O per altro. Ma quando la frattura, la distanza fra la politica in particolare e le Istituzioni in generale e i cittadini aumenta, non è una buona cosa per una società.

(La presente rappresenta esclusivamente il mio personale giudizio)
I filmati effettuati oggi, insieme alle fotografie, verranno inviati ai mass media nazionali per fare conoscere il fango che c'è in Romagna dietro la patina della propaganda.

Davide Battistini